C’era una volta a… Hollywood è un film del 2019 scritto e diretto da Quentin Tarantino.

Ben accolto dalla critica, nel 2020 ha vinto 3 Golden Globe su 5 candidature, tra cui il Golden Globe per il miglior film commedia o musicale, e 2 Premi Oscar su un totale di 10 candidature.

Alla fine degli anni cinquanta, l’attore Rick Dalton è protagonista della popolare serie televisiva western Bounty Law e sembra pronto a compiere il “grande salto” a star del cinema. Nel febbraio del 1969, tuttavia, la sua carriera non è decollata come previsto e, mentre a Hollywood sta emergendo un nuovo tipo di cinema e con esso un tipo d’attore diverso dal suo, Dalton si ritrova ad accettare parti da cattivo occasionale in altre serie televisive. A passarsela male è anche Cliff Booth, da dieci anni sua inseparabile controfigura, miglior amico e, da quando Dalton è stato fermato per guida in stato d’ebbrezza, autista personale: già sospettato della morte di sua moglie, è stato bandito qualche anno prima dai set a causa di una rissa scoppiata con Bruce Lee durante le riprese di un episodio de Il Calabrone Verde.
L’agente di casting Marvin Schwartzs propone a Dalton di trasferirsi in Italia, dove diversi attori in declino prima di lui si sono riciclati come star di spaghetti western e altri film di serie B. La notizia che la sua carriera potrebbe essere giunta al capolinea getta Dalton nello sconforto, finché non scopre che nella casa a fianco della sua si è appena trasferita la giovane coppia del regista Roman Polanski, uno dei nomi più caldi del momento a Hollywood, e sua moglie, l’attrice Sharon Tate. Mentre Dalton fantastica di entrare nelle grazie della coppia e ravvivare la propria carriera con un ruolo in un film di Polański, Booth nota uno strano giovane, Charles Manson, che si presenta a casa Polański in cerca del precedente proprietario e che, prima di venire allontanato, adocchia la Tate.
Nell’attesa di riprendere Dalton dal set, Booth offre un passaggio alla giovane autostoppista Pussycat, una delle tante hippie che vagabondano per la città: dopo che Cliff rifiuta le avance della ragazza a causa della sua minore età, questa lo conduce allo Spahn Ranch, un ranch cinematografico abbandonato dove vive, per fargli conoscere il loro leader, Manson. Booth nota un’atmosfera sinistra nella comune hippie che si è stabilita lì e decide di andarsene, data la crescente ostilità di Pussycat e degli altri nei suoi confronti dopo che questi è andato a trovare il proprietario del ranch nonostante la loro opposizione; la visita al ranch culmina con Cliff che pesta a sangue uno degli hippie, Clem, costringendolo a cambiare la ruota dell’auto di Dalton che ha forato per ripicca. Nel frattempo, Dalton sta girando l’episodio pilota della serie western Lancer, appositamente scelto dal regista Sam Wanamaker nel ruolo del cattivo. Demoralizzato dalle parole di Schwarz e ancora in preda ai postumi di una sbornia, Dalton fatica a memorizzare le proprie battute finché non viene spronato da un’attrice bambina molto rigorosa e dà un’interpretazione in parte anche improvvisata, che gli vale le lodi di tutto il set. Similmente, la Tate è sollevata di vedere il pubblico in sala divertirsi con Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm, film comico in cui ha una parte minore. Con una ritrovata fiducia in sé stesso, Dalton decide di ascoltare Schwarz e va per sei mesi a Roma, dove recita da protagonista in tre spaghetti western e un film di spionaggio all’italiana, con Cliff come controfigura.
Tornato a Los Angeles l’8 agosto 1969 sposato con l’attrice italiana Francesca Capucci, Dalton confida a Booth di essere incerto sul futuro della propria carriera e di non essere più in grado di permettersi i suoi molti servigi: i due decidono di dirsi addio con un’ultima bevuta e tornano a casa a notte fonda. Più tardi, quattro membri della comune di Manson, Tex, Sadie, Linda e Katie, parcheggiano nel vialetto di Dalton, preparandosi a uccidere ciunque si trovi nell’abitazione della Tate come ordinatogli dal loro leader. Infastidito dal rumore dell’auto, l’attore li scaccia in malo modo, venendo riconosciuto nel mentre come il protagonista di Bounty Law e causando un cambio nel loro piano: uccidendo Dalton, lanceranno un messaggio contro l’ipocrisia hollywoodiana che gli «insegna a uccidere fin da bambini» attraverso film e serie.
Nonostante la diserzione di Linda, gli altri tre irrompono armati di pistole e coltelli in casa Dalton, trovandosi davanti Cliff, che li riconosce dalla sua visita al ranch e, sotto l’effetto allucinatorio di una sigaretta all’LSD, uccide a mani nude Katie e Tex e ferisce brutalmente Sadie con l’aiuto del suo pitbull Brandy e di Francesca, prima di svenire per le ferite riportate. Resa cieca dalle ferite, Sadie piomba sparando all’impazzata nella piscina privata dove stava Dalton, ignaro della situazione fino a quel momento: l’uomo, recuperato un lanciafiamme, ricordo di un suo vecchio film, la arde viva. Con l’arrivo dei soccorsi, Booth viene portato via in ambulanza in condizioni stabili, mentre la Tate, venuta a sapere coi suoi invitati della disavventura accaduta al vicino, invita Dalton a casa sua.

Titolo originaleOnce Upon a Time… in Hollywood
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d’America, Regno Unito
Anno2019
Durata161 min
Dati tecniciB/N e a colori
rapporto: 2,39:1
Generecommedia, drammatico, azione
RegiaQuentin Tarantino
SoggettoQuentin Tarantino
SceneggiaturaQuentin Tarantino
ProduttoreQuentin Tarantino, David Heyman, Shannon McIntosh
Produttore esecutivoGeorgia Kacandes, Yu Dong, Jeffrey Chan
Casa di produzioneHeyday Films
Distribuzione in italianoSony Pictures Entertainment
FotografiaRobert Richardson
MontaggioFred Raskin
Effetti specialiJohn Dykstra
ScenografiaBarbara Ling
CostumiArianne Phillips

CONSIDERAZIONI FINALI:
il film si presenta molto ben articolato, il grande Quentin Tarantino non ha lasciato nulla al caso fin dalle prime scene del film. Esso si presenta com un prodotto ben diverso da quelli che siamo abituati a vedere da Quentin infatti è stato classificato come commedia ed è alquanto vero: ci sono molte scene divertenti sia nella situazione che nelle battute degli interprenti, come è divertente lo stesso fatto di vedere un film nel film. Nella pellicola non mancano alcune scene violente e sanguinolente che hanno reso famoso Tarantino e dato un timbro ad ognuno dei sui film. Nel complesso aspettatevi un bel film marchaito Tarantino divertente ma al tempo stesso violento e sanguinolente, consigliato a tutti tranne ai minori.



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